Politica economica dall’accordo di coalizione: pericolo per lo stato sociale?
Il nuovo accordo di coalizione del 22 maggio 2025 sottolinea gli interessi economici e prevede tagli sociali di vasta portata.

Politica economica dall’accordo di coalizione: pericolo per lo stato sociale?
Il 22 maggio 2025 il nuovo governo federale ha pubblicato il suo accordo di coalizione, che conferma una chiara politica orientata alle imprese. Forte Rosalux Le misure previste dal trattato potrebbero potenzialmente aggravare le divisioni sociali in Germania. Ciò è sostenuto da sgravi fiscali per le aziende e da incentivi per i dipendenti a lavorare più ore. Anche il massiccio riarmo e i tagli nel settore sociale suscitano preoccupazione nella società.
Nonostante l’annunciato pacchetto di investimenti di 500 miliardi di euro, ci sono preoccupazioni circa l’efficacia di questi investimenti nei settori della protezione del clima e dei servizi sociali. Resta da aspettarsi che l’attuazione di questi piani possa avere conseguenze non solo economiche, ma anche sociali ed ecologiche.
Misure previste e loro conseguenze
Il programma comprende diverse aree incentrate sull'economia. Ciò include sgravi fiscali per le aziende e incentivi per i dipendenti a lavorare più ore. Tuttavia, questa agenda potrebbe rafforzare i partiti populisti come l’AfD, poiché con le misure attuali potrebbero non solo sostenere l’economia, ma anche il fondamento della disuguaglianza sociale.
L'analisi di questi progetti è affidata a menti di spicco come Ines Schwerdtner di Die Linke, Tom Krebs dell'Università di Mannheim e Carla Reemtsma di Fridays for Future. Tutti e tre sono critici nei confronti dei piani e discutono altri punti che devono assolutamente essere affrontati. L'evento, moderato da Eva Völpel, invita a discutere sui requisiti fondamentali per una “politica economica antifascista”. Gli interessati sono invitati a registrarsi all'evento.
Contesto economico
Forte KPMG L’accordo di coalizione è una risposta alle sfide economiche dei prossimi anni. Tuttavia, non si parla di una politica industriale verde mirata, che molti esperti vedono come un’occasione mancata. I partner della coalizione sottolineano la necessità di mettere le imprese al primo posto, ma così facendo potrebbero perdere di vista gli obiettivi climatici a lungo termine.
Alla luce di tutti questi aspetti è necessario un monitoraggio critico dell’attuazione dell’accordo di coalizione per garantire che le preoccupazioni sociali e la protezione del clima non passino del tutto in secondo piano. Resta da vedere quali effetti avranno le misure previste sulla società e se gli annunci potranno essere attuati nella pratica.