Controlli alle frontiere nell'area Schengen: avverte il primo ministro Schweitzer!
Il primo ministro della Renania-Palatinato Schweitzer chiede una rivalutazione dei controlli alle frontiere nello spazio Schengen in occasione dell'anniversario dell'accordo.

Controlli alle frontiere nell'area Schengen: avverte il primo ministro Schweitzer!
Il 14 giugno 2025 il primo ministro della Renania-Palatinato Alexander Schweitzer (SPD) è intervenuto sul tema dei controlli alle frontiere nello spazio Schengen. Durante la cerimonia tenutasi a Schengen per celebrare il 40° anniversario dell'accordo di Schengen, Schweitzer ha sottolineato la necessità di ripristinare regolarmente i controlli alle frontiere tedesche. Lui ha sottolineato che questi controlli non sono concordati né concepiti per essere permanenti, il che è di grande importanza nell'attuale dibattito politico Amico della gente.
Durante le sue dichiarazioni Schweitzer è stato sorpreso nelle immediate vicinanze degli agenti della polizia federale tedesca che stavano effettuando controlli sul ponte della Mosella a Schengen. Ciò ha rafforzato la sua posizione secondo cui la situazione attuale contraddice i principi dell'accordo di Schengen. Ha invitato il governo federale, rappresentato dal ministro federale degli Interni Alexander Dobrindt (CSU), a giustificare la necessità di questi controlli alle frontiere. Questi controlli erano stabiliti nell’accordo di coalizione, che Schweitzer considera problematico Tedeschi del sud.
Approcci positivi e avvertimenti
Schweitzer non ha tuttavia espresso un giudizio fondamentalmente negativo sui controlli alle frontiere. Ha sostenuto “controlli alle frontiere locali, temporanei e ben fondati” e ha messo in guardia dal mettere a repentaglio i risultati dell’Europa attraverso controlli eccessivi alle frontiere. Ciò dimostra che ha una visione differenziata della questione e non è contrario a tutte le forme di controllo, ma vuole renderle significative e temporanee.
L’area Schengen, che oggi comprende 29 paesi con circa 420 milioni di abitanti, trova le sue fondamenta nell’accordo firmato nel 1985 da Germania, Francia, Lussemburgo, Belgio e Paesi Bassi. Tuttavia, i critici dell’attuale politica esprimono preoccupazione per i controlli alle frontiere che sono stati reintrodotti in Germania da metà settembre 2024, in particolare nel triangolo di confine tra Germania, Lussemburgo e Francia. Ciò mette in luce critica i risultati dell’accordo di Schengen.