Chiarimento della Corte di giustizia europea: focus sulle nuove regole FIFA per gli agenti dei giocatori!
La Corte di giustizia esaminerà le regole sulla concorrenza per gli agenti dei giocatori e la loro compatibilità con la normativa antitrust dell'UE il 19 maggio 2025.

Chiarimento della Corte di giustizia europea: focus sulle nuove regole FIFA per gli agenti dei giocatori!
Giovedì, l’avvocato generale della Corte di giustizia Nicholas Emiliou ha annunciato le sue opinioni in due importanti casi (C-209/23 e altri) che fanno luce sull’applicabilità del cosiddetto “test Meca Medina” nel contesto dei divieti antitrust nel calcio. Queste procedure sollevano la questione centrale se il test sia applicabile alle regole di concorrenza delle federazioni calcistiche, in particolare per gli agenti dei giocatori. In questo contesto, è fondamentale comprendere il ruolo degli agenti dei giocatori, che supportano i giocatori nella pianificazione della carriera e nelle questioni finanziarie ricevendo al contempo una remunerazione secondo vari modelli.
La regolamentazione delle federazioni calcistiche ha lo scopo di regolamentare le attività degli agenti dei giocatori, ma tali norme sono state criticate per la loro ammissibilità ai sensi del diritto antitrust. Il test Meca-Medina richiede una valutazione differenziata del contesto generale e dell'obiettivo delle norme restrittive della concorrenza, sebbene non si applichi alle previste restrizioni della concorrenza. Un esempio del problema è il procedimento davanti al tribunale regionale di Magonza, in cui un agente di giocatori si oppone all'efficacia delle nuove norme FIFA. È interessante notare che la Corte ha inoltrato le richieste di una sentenza dichiarativa alla Corte di giustizia europea senza prima chiarire le questioni antitrust.
Sviluppi e sfide nel calcio
La Corte Federale di Giustizia (BGH) ha sottoposto alla CGCE questioni fondamentali in merito alla revisione antitrust dello statuto degli agenti dei giocatori della DFB. Il tribunale regionale di Dortmund ha già classificato alcune parti del regolamento sugli agenti dei giocatori della FIFA come legge antitrust senza coinvolgere la Corte di giustizia europea. Particolare attenzione è stata riservata all'istituzione di una licenza per gli agenti dei giocatori e a requisiti come i limiti salariali e il divieto di tripla rappresentanza. Il tribunale regionale di Dortmund ha considerato il limite massimo salariale come una restrizione voluta della concorrenza. L'avvocato generale Emiliou non vede invece il meccanismo dei prezzi come un'evidente restrizione della concorrenza, ma è chiaro riguardo al divieto di avviare contatti e lo considera una restrizione ingiustificata della concorrenza.
A livello internazionale e nazionale, le federazioni calcistiche cercano di regolamentare l'attività degli agenti dei calciatori attraverso norme specifiche. In questo contesto, il caso si riferisce alle regole FIFA inasprite il 16 dicembre 2022, che hanno introdotto un tetto massimo alla remunerazione, che ora deve essere attuato anche dalla DFB e dalle altre federazioni affiliate. Molti agenti di giocatori, soprattutto in Germania, si oppongono a queste nuove regole. In relazione a queste norme sono pendenti diversi procedimenti, anche presso la BGH, che si occupa della vecchia normativa della DFB (RfSV). Ciò solleva interrogativi sull’applicazione della giurisprudenza Meca Medina alla RfSV e sui limiti antitrust dei regolamenti sugli agenti dei giocatori.
Test e prospettive giuridiche
La RfSV regola l'utilizzo dei servizi di intermediazione da parte di giocatori e società. Le disposizioni della RfSV prevedono tra l'altro l'obbligo di registrazione per gli intermediari e il divieto di provvigione per il collocamento di minorenni. In diverse decisioni, ad esempio quella del Frankfurt a.M. Tribunale regionale, alcune parti di tali norme sono state ritenute inammissibili. Il BGH ha quindi sospeso il procedimento e ha sottoposto questioni pregiudiziali alla Corte di giustizia europea.
Le prospettive delle controversie legali sono complesse. Si prevede che la Corte di giustizia europea farà presto chiarezza sulle restrizioni alla concorrenza previste dalla normativa FIFA. Inoltre, la giurisprudenza Meca Medina potrebbe essere applicabile anche alla regolamentazione economica. Le associazioni sportive si trovano ad affrontare la sfida di tenere conto degli interessi di tutti gli attori interessati nell'elaborazione delle normative per soddisfare i requisiti antitrust. Queste questioni legali hanno effetti di vasta portata sul modo in cui lavorano gli agenti dei giocatori e sull'intero mercato del calcio.
Per approfondimenti sugli sviluppi giuridici e sulle difficoltà nell'affrontare la normativa degli agenti di calciatori si rinvia agli articoli di Beck E Taylor Wessing riferito.